Clayver nasce commercialmente nel 2014. Prima di quella data abbiamo trascorso due anni di prove, speculazioni e sperimentazioni. Due lunghi anni necessari per inquadrare il problema in termini tecnici e quantitativi. Al tempo lo stato dell’arte prevedeva solo la terracotta come materiale in qualche modo assimilabile, ma l’abbiamo scartata per problemi di eccessiva porosità e per possibili cessioni di materiali talvolta pericolosi per la salute (Cadmio e Piombo) e talvolta pericolosi per il vino (Ferro e Alluminio). La soluzione del gres ci è apparsa subito la più idonea in termini di qualità e costo finale.

Ma è facile dire gres, dato che sotto questo nome si identificano migliaia di diversi formulati. Occorreva trovare quello che garantisse una praticabilità tecnologica, ossia la possibilità di regolare in maniera fine la caratteristica più importante: la porosità. Occorreva trovare le giuste condizioni di processo per avere il controllo della porosità in forni industriali, e su manufatti di grosse dimensioni prodotti con tecniche industriali. Non abbiamo infatti mai cercato l’artigianalità, anche se a volte non si può rinunciare alle lavorazioni manuali. Occorreva anche controllare variabili importanti come il ritiro, senza il quale non ci può essere gestione della porosità, e naturalmente essere certi che nessun inquinante fosse poi trasferito al vino nel futuro utilizzo. C’è stato poi il problema della forma: volevamo ideare un contenitore diverso dall’anfora e dall’orcio di terracotta, belli forse in giardino, ma poco pratici in cantina. Credeteci: due anni sono stati anche pochi.

Lo sbocco dell’attività di ricerca si è concretizzato nella creazione di una nuova tecnologia proprietaria ed esclusiva relativa alla struttura e configurazione di contenitori per la vinificazione e ai loro processi produttivi. L’elevato grado di perfezionamento ha dato luogo alla registrazione di un marchio che identifica il prodotto innovativo, al deposito di diversi brevetti per invenzione industriale sia a livello nazionale che internazionale, con particolare focalizzazione sull’Europa e gli USA, ed alla registrazione di un design comunitario.. Naturalmente tutto ciò ha avuto anche un grande costo, che però si è rivelato un investimento che ci ha consentito di differenziarci dai concorrenti con un prodotto ed una tecnologia innovativa e proprietaria che perfeziona le antiche tecniche vinicole e di partire nel 2014 un bel passo avanti rispetto ai nostri concorrenti.

Quelli stessi concorrenti che oggi ci copiano l’idea, proponendo prodotti apparentemente simili ai nostri, ma a un prezzo inferiore. Se questo da un lato ci fa capire che abbiamo proposto un prodotto innovativo e appetibile sul mercato e che stiamo andando nella direzione giusta, dall’altro ci sta creando diversi grattacapi dal punto di vista commerciale. Stiamo avviando ovviamente tutte le azioni necessarie per tutelare la nostra idea, ma come sempre avviene in questi casi i tempi sono lunghi.

A voi, che state pensando all’acquisto di un contenitore in gres, suggeriamo solo di confrontare molto bene le caratteristiche dei diversi prodotti prima di fare una scelta. E se vi scontrate con un prezzo molto più basso del nostro fatevi qualche domanda. La risposta non ve la possiamo dare noi, ma è facilmente deducibile.