I materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti devono essere idonei a questo scopo.

Avete mai mangiato o bevuto qualcosa dentro un piatto o un bicchiere di cemento? Probabilmente no, mentre sicuramente avete mangiato cibi o bevuto bibite in contenitori di vetro, ceramica, acciaio inossidabile, banda stagnata, alluminio o materiali plastici. Questo perché una normativa specifica approvata dopo esami approfonditi ne consente il loro utilizzo.

L’assenza di una norma di riferimento su uno specifico materiale non dovrebbe mai essere considerata una licenza al suo impiego.

La norma di riferimento in materia di disciplina dei materiali ed oggetti destinati al contatto con i prodotto alimentari è il Regolamento CE 1935/2004 con il quale sono state aggiornate le disposizioni della direttiva 89/109/CEE (conseguentemente abrogata).

Clayver rientra in pieno nella categoria dei materiali ceramici, per i quali è richiesto il controllo scrupoloso del Cadmio e del Piombo. La ragione della ricerca di questi materiali sta nel fatto che sono costituenti tipici degli smalti decorativi, e talvolta possono essere anche trovati come inquinanti nell’argilla stessa.

Clayver è composto da materie prime di base certificate ed esenti da tali sostanze. Inoltre l’assenza di smaltatura e la cottura a temperature elevate rende il materiale finale sostanzialmente inerte e inattaccabile.

Le analisi effettuate presso diversi laboratori in modo incrociato hanno confermato la completa idoneità dei nostri contenitori al contatto alimentare.