Il nuovo modello Clayver di botte in ceramica per il vino presentato al Viteff, di grande capienza

L’uso della ceramica come materiale alternativo a legno, acciaio e cemento nell’affinamento dei vini si è oramai affermato e si sta diffondendo a ritmi sostenuti in praticamente tutti i paesi produttori. Come nel legno l’impiego di contenitori di dimensioni medio piccole rappresenta ancora la soluzione ideale per la gestione dei singoli cru e per le produzioni di maggiore pregio. È tuttavia innegabile che anche la richiesta di contenitori di grandi dimensioni sia giustificata: pensiamo ad esempio alle fasi di fermentazione o di stoccaggio di grosse quantità di vino.

La realizzazione di contenitori molto grandi (> 1000 l) in ceramica è molto complessa, se si vuole uscire dal perimetro dell’artigianato, costosa, oltre a porre seri problemi per la sicurezza degli operatori in cantina. I materiali ceramici infatti, in caso di urto violento, si fratturano in modo cosiddetto fragile e possono colpire con la forza delle tonnellate di vino contenuto chi sosta nelle vicinanze. Si pone pertanto un problema di protezione con apposite griglie o telai, oppure di diversa progettazione.

Clayver ha scelto questa seconda strada, realizzando e brevettando sistemi modulari di ceramica-acciaio-cemento che riuniscono le migliori caratteristiche di tutti questi materiali e consentono la realizzazione di contenitori di volumi molto elevati, mantenendo le massime condizioni di igiene, sicurezza e praticità.

Questa nuova gamma verrà presentata ufficialmente in occasione del prossimo Viteff a Epernay (15-18 Ottobre) per raccogliere commenti e suggerimenti soprattutto sulle dimensioni più desiderate, per passare poi dai prototipi ai componenti finali. Clayver come sempre non sta ferma: si evolve ed è intenzionata a diffondere e a far conoscere sempre di più l’impiego della ceramica in enologia.